Madagascar.
di Lucio Mayoor Tosi
L’attore ha dimenticato la parte.
Il pubblico non sa di aspettare.
Nessun imbarazzo. Le porte sono chiuse.
Silenzio.
Cascata delle Marmore. Castel del Monte.
L’Aquila, centro storico.
Immagina: cavalli, elicotteri, auto di lusso.
Il tempo scorre (l’acqua di un fiume).
Il mattino arretra. La notte avanza.
Pomeriggio alle Hawaii. Molte persone.
Vetro. Con fuori nulla.
Bagagliaio di automobile che arretra.
– In viaggio di nozze.
– I giovani ce la possono fare.
– Il cucù. Le clessidre. Misurazioni.
2018: rami con gemme.
Non viene sera. Verrà, verrà.
Ragazze all’entrata del Dancing.
Zero in condotta. Luci sul cielo.
finalmente ti leggo
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Difficile capire se la pausa è dovuta a problemi contingenti, oppure se per un cambio di programma nel concepire poesia. In questo momento sento adatto il linguaggio didascalico, senza verbi e azione. Libido creativa allo zero. Così va bene, poi si può sempre fare meglio 🙂
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